Giovedì. Sono le 7 di sera e sono ancora in superstrada, se tutto va bene sarò in spiaggia alle 7.30, ma c’è traffico a Civitanova, è probabile che prima delle 7.40 non posso toccare l’acqua.
Parcheggio (dopo le dovute attese di chi pretende di poter parcheggiare quando difficilmente riesce a guidare senza sbattere gli specchietti … e risatine sotto i baffi), sì, trovo il posto vicino allo chalet Arturo, visto che alle 7:40 di sera pochi vanno in spiaggia.
T-Zone e “buonasera”, mi cambio e tutti sembrano voler tornare a casa (e lo faranno). Guardo l’orologio, 7:54. Guardo le onde, altine, un po’ di mareggiata, ma non esagerato, non c’è il bagnino, quindi ok, max 10-20mt da riva.
L’acqua a tratti è fredda, ma non muoio. Solo 45′ di nord-sud, sud-nord.
Ed ecco che vicino al molo del porto sento un filo, la sensazione è di una ragnatela, no.
È il filo di una canna da pesca! E ora sento anche il pescatore urlare “oooeoeoeohooheoho! L’amo”
Io non la amo affatto, e non penso assolutamente di essere uno squalo, e non accetto di essere scambiato per una balena, visto che sono dimagrito, e che accidenti!?!
Mi divincolo dal filo e chiedo scusa, “Nooo, ma che scusa?!? ma sta attento!”
Morale:Â al Mare, anche se ci sono le onde, qualcuno forse pesca. Quindi sta attento.