Ieri sera danno su Italia Uno E.T. Extraterrestre.
Mi ricordo di averlo visto quando avevo 15 anni come lezione di cinema, e una delle cose che ricordo distintamente era la meraviglia nel sentire il ragazzino ad ET (ormai morto e nel contenitore del ghiaccio): “Ti amo”.
E ricordo anche l’”insegnante” di cinema (attività extrascolastica), che s’è accorto del nostro disappunto e frasi sottovoce “ma è un mas …” qualcuno non riusciva a finire la frase.
No, perché effettivamente è una domanda: ET è maschio? ET è femmina?
L’altra domanda è: perché ET ormai morto, rivive proprio quando il ragazzo pronuncia la frase: “Io ti amo” (I love you).
Dubito che ci sia una traduzione dell’italiano “ti voglio bene”, come è stato doppiato ultimamente e trasmesso su italia uno, evidentemente una rete troppo idiota per riuscire a capire concetti come universalità (o forse troppo attenta a non disturbare gli omofobi).
Eppure a me piace molto l’idea di un Extra Terrestre, parte dell’universale, che si risveglia, rinasce alle parole del ragazzo: “Io ti amo”.
L’amore, universale, extraumano, ET, extra terrestre, amore extraterrestre, nel senso di concetto extra terrestre. Penso che tradurlo con un blando “ti voglio bene” non renda giustizia a Steven Spielberg, è una travisazione, uno stupro.
versione spagnola:Â http://vimeo.com/45141853Â minuto 1:36:20 “jo amo ti”.
Ho messo la locandina del film, il richiamo è chiaramente a “La creazione di Adamo” di Michelangelo.
ET si rianima (o resuscita?) grazie all’amore, non al “voglio il tuo bene”, non è una sfumatura, voglio che non sia una sfumatura, che il volere il bene per qualcuno possa essere una conseguenza dell’amore, ma anche di altro, e se è per altro non causa la rianimazione di un extraterrestre.
Al di là della spiegazione:
http://forum.wordreference.com/showthread.php?t=4535
sicuramente buona per uno straniero, dire “ti voglio bene” ad un dio non avrebbe senso: se si ritiene il dio onnipotente, o anche solo più potente di noi, non avrebbe nessuna importanza il desiderare il suo bene.
No, non è una sfumatura, l’amore viene dal se, non è un desiderio del bene di qualcun altro, è un sentimento che parte dal se e verso un’altra persona, o entità , o ente.
Il fatto che poi abbiamo bisogno di un dio per spiegare costrutti linguistici non dimostra che un dio nel mondo fisico esista veramente, a parte il concetto del “dio in terra”, ovvero il clero, che infondo è l’unica cosa avversata da Marx.