Una famiglia di fattoni: il family day va al gay pride e si veste da sceriffo

Detto fuori dai denti penso che tutta questa storia della difesa della famiglia, e della difesa dei diritti delle coppie gay, sia una gigantesca presa di culo.
Qualsiasi posizione tu voglia prendere conta realmente poco. Quel che conta è incastonarti da qualche parte. Anche la narrativa sull’omosessualità e sulla necessità del coming out, i gay prides e l’uniformarsi comunque a qualcosa.
Qual è il vantaggio?

(tl;dr) Se controlli il sesso, controlli la cosa più intima delle persone, che non saranno mai libere. Che tu voglia chiamarti etero, gay o bisessuale non importa. Basta che riescano ad appiccicarti una etichetta, e di lì non devi muoverti.

Qualsiasi discussione che si legge sui social dice di essere contro o a favore del riconoscimento dei diritti, da parte di chi non è direttamente interessato. A che pro? Ho il diritto di fare quel che voglio se questo non nuoce gli altri.

Il punto è un altro, questa storia del matrimonio gay, non è un diritto, è un obbligo. Stabilire che 2 persone possano o meno stare insieme, fare sesso, o qualsiasi altra cosa, non dovrebbe essere codificato, non in maniera così indissolubile.

Se si vuole (deve) crescere ed educare dei figli, avranno bisogno di 20 anni di supporto. Se proprio fosse necessario codificare qualcosa è semplicemente questo, un accordo che stabilisca che si ha la responsabilità di crescerli nel migliore dei modi, con opportuni sgravi fiscali e favori sociali necessari. La famiglia non serve a niente. È una roba che è stata stabilita dall’alto, perché così faceva comodo, quando s’era poveri.

E chi è direttamente interessato è veramente direttamente interessato? Cioè, in definitiva, che te ne frega? È la battaglia giusta?

“Voglio sapere se ho il diritto di avere la reversibilità della pensione del coniuge?” E perché dovresti averla? Non dovresti avere un programma di protezione comunque, indipendentemente da chi hai sposato? Yoko Ono ha il diritto di sfruttare i proventi di Lennon? E perché mai?

Non sarebbe il caso di fare battaglie giuste? Come il diritto di avere un esistenza (inclusa la vecchiaia) dignitosa? Oppure una battaglia per permettere di condividere i propri dati personali con chi viene indicato, e non necessariamente portarsi dietro tutti gli obblighi della famiglia?

E invece no. Vogliono la famiglia. Ma per cosa?

Poi altri che vogliono difendere la famiglia. Da cosa?

E anche chi formula teorie sulla normalità sessuale e anomalie sessuali. Ma a te che te ne frega? Non riesci a rispondere a tuo figlio quando continua con i suoi interminabili “perché” e vorresti avere la certezza sui comportamenti umani? Non sai se stai per essere licenziato perché forse il tuo collega sta parlando male del tuo lavoro al capo, non sai se la tipa del ufficio nel palazzo di fronte stia guardando proprio te, ne riesci a trovare l’orario esatto in cui esce per poterle parlare, e il problema è …? stabilire se sia giusto che qualcuno che non conosci e di cui non dovrebbe fregartene nulla stia con un uomo, una donna, un imu o uno struzzo?

Che differenza fa?

[Spoiler: l’imu è originario dell’Australia, lo struzzo dell’Africa]

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